MANGIARE A MONREALE

A Monreale si mangia bene, alcuni ristoranti tengono alta la bandierina della qualità; anche il cibo di strada è ottimo, e a buon prezzo.


Il Pane

Il territorio offre prodotti agroalimentari di eccellenza, a cominciare dal pane: seguendo la tradizione è preparato con farina di semola di grano duro, lievita grazie al lievito madre ed è cotto nel forno a legna riscaldato con legna proveniente dalla potatura degli ulivi. Il risultato è un pane con la mollica giallo-dorata. La crosta croccante è arricchita con semi di sesamo: il pane di Monreale è uno dei pani tipici della Sicilia, è inserito nei PAT (Prodotti Alimentari Tradizionali) riconosciuti dalla Comunità europea. A Palermo viene venduto nei negozi che offrono i più ricercati prodotti dell’entroterra ma anche in improvvisate bancarelle all’angolo delle strade.


PRODOTTI TIPICI


Pruna Sanacori (Susine Sanacori)

Si chiama con un nome che è una poesia, la susina sanacore “sana il cuore” con la sua dolcezza. Si coltiva soltanto nel territorio fra Monreale e Altofonte. È di forma oblunga, con l’esterno in un delicato colore giallo rosato e la  polpa giallo carico; la maturazione avviene in luglio e il frutto è molto delicato: una volta raccolto bisogna toccarlo il meno possibile per non  danneggiare la pruina, il velo biologico formato da acidi grassi che lo ricopre con una leggera patina.

Oltre alla susina sanacore un’altra varietà di susine tipiche del monrealese è la tardiva “ariddi i cori”: un tempo venivano incartate singolarmente, formando lunghe collane che si appendevano nel solaio e resistevano col loro carico di dolcezza sino a Natale


Cucuzza virmiciddara (zucca virmiciddara)

Anche la Cucuzza virmiciddara rientra nei PAT, i Prodotti Agricoli Tradizionali. Tradizionalmente, si fa risalire la sua coltivazione alle benedettine della badia di San Castrenze, che impiegavano  la polpa delle zucche mature e cotte con zucchero, uva passa, cannella e cioccolata per il ripieno dei loro dolci. Venne chiamata virmiciddara per l’aspetto della polpa ben matura, che una volta cotta si presenta come se fosse formata da piccoli filamenti simili a vermicelli.


Carduni vruricatu (cardo interrato
)

“U carduni vruricatu” di Pioppo, una delle frazioni di Monreale, è un cibo delle feste invernali ed è un prodotto legato all’identità del territorio, alle sue pratiche produttive e culturali. La coltivazione ha bisogno di cure e attenzione, di tempi giusti e condizioni climatiche ottimali. La sua produzione, molto ridotta, è adesso in mano a pochi coltivatori ma nel 2022 è stato inserito nel paniere di Slow Food, l’associazione internazionale non profit impegnata a dare valore ai prodotti delle tradizioni locali. Quindi per il futuro ci sono buone prospettive!


Viscottu ri Murriali (biscotto di Monreale)

Biscotto tipico, nato nel ‘500 nella Badia delle monache benedettine. Nel biscottificio Modica, situato in via Antonio Veneziano ed il più antico di Monreale, si tramanda che alla chiusura del monastero, dopo l’Unità, una suora loro antenata abbia cominciato a confezionare e vendere questi biscotti di cui gelosamente conservano la ricetta originale.


La Doc Monreale

La Doc Monreale è stata istituita nell’anno 2000: comprende vini rossi, rosati e bianchi provenienti da un’area che abbraccia i comuni di Monreale, Piana degli Albanesi, Camporeale, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena, tutti compresi nella città metropolitana di Palermo.

Nel 2022 il “Feudo Disisa Lu Bancu, Catarratto Monreale 2020” è stato inserito dalla celebre rivista «Forbes» fra i dodici vini ritenuti i migliori del mondo, vini che non solo rappresentano un territorio ma possono anche vantare un eccellente rapporto qualità-prezzo.

Qui una mappa degli esercizi gastronomici dove potete godere del cibo tradizionale siciliano e anche bere un buon caffè