IL CHIOSTRO

Il Chiostro dei Benedettini era parte del convento ed è uno dei chiostri più importanti dell’area mediterranea. È il cuore di tutto il complesso abbaziale ed è un esempio bellissimo di architettura bizantina in Sicilia.

Il Chiostro ricorda l’Alhambra di Granada. Il lato misura 47 metri, il portico ad archi ogivali viene interrotto dal cosiddetto “chiostrino” che accoglie una fontana rotonda su cui si innalza una colonna intagliata come il fusto di una palma stilizzata, adornata in cima con figure di musici e giocolieri a loro volta sormontate da dodici cannelli, scolpiti come bocche leonine da cui sgorga l’acqua. Nei capitelli delle colonnine d’angolo del “chiostrino” sono raffigurati i lavori stagionali dei vari mesi dell’anno.

Ogni lato comprende 26 archi ogivali sostenuti da colonne binate riccamente decorate a mosaico e ornate, sia nei capitelli sia nelle basi, con una grande varietà di motivi. Vi sono scolpite scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, alcuni capitelli famosi sono: quello dell’annunciazione, all’angolo nord-est, e quello della dedica che è il numero 19 del lato destro, dove si vede Guglielmo offrire alla Vergine la nuova chiesa.

Di recente, in ognuno dei quattro settori del giardino monastico delimitato dalle colonne è stato piantato un albero simbolico: una palma da dattero, simbolo di giustizia; un fico, simbolo di pace e abbondanza; un melograno, simbolo di fertilità, e un ulivo simbolo di pace.

Il chiostro è delimitato da un refettorio e da un dormitorio. All’esterno c’è un grande cortile chiamato “Antivilla”, e la Villa o Belvedere da cui si può ammirare l’intero golfo di Palermo. Il dormitorio accoglie oggi il Museo Diocesano che espone una ricca collezione di manufatti sacri.

Carlo Pelagalli

Jean-Pierre DalbÇra

Cloister Benjamin Smith

Cloister Benjamin Smith

ORARI DI APERTURA E CHIUSURA

  • dal lunedì al sabato – dalle 9.00 alle 19.00
  • domenica e festivi – dalle 9.00 alle 13.30 (ultimo ingresso alle 13:00)
Cattedrale Monreale

Il Duomo di Monreale è una meraviglia architettonica di stile romanico-latino-normanno-bizantino: è semplice, maestoso e severo. Racchiude una grande profusione di ricchezze, i mosaici su fondo d’oro avvolgono la fabbrica interna per più di seimila metri quadrati…

La Collegiata

A partire dalla fine del Cinquecento nei vari quartieri di Monreale fioriscono chiese e cappelle che esprimono la devozione religiosa e anche l’impegno caritatevole di Confraternite religiose e laiche. Gli edifici utilizzano i canoni architettonici del Barocco…

Fontana del Tritone

Per un paese tutto arrampicato alle falde del monte Caputo le fontane sono essenziali. È un paese che nella parte bassa ha tutta la ricchezza d’acqua del bacino del fiume Oreto, ma nella parte alta non ha sorgenti. E un arcivescovo del ‘700 addirittura decise di costruire un acquedotto per portare l’acqua nelle case dei monrealesi…

Quartiere Ciambra

Nella Historia della chiesa di Monreale, pubblicata nel 1596 dall’arcivescovo Ludovico II Torres con lo pseudonimo di Gian Luigi Lello – suo segretario personale – leggiamo che Monreale era divisa in quattro parti. La prima e più antica, il Pozzillo, prendeva nome dall’acqua che scorreva…

Biblioteca Torres

Il primo nucleo della biblioteca “Santa Maria La Nuova” risale all’arrivo dei monaci che ricevettero molti privilegi da Guglielmo: fra le altre cose, l’abate fu elevato a dignità di arcivescovo e l’abbazia ebbe “libris et sacris vestibus argento et auro”…